I Filtri Atex trattano le polveri esplosive, riducendo il rischio o limitando i danni in caso di esplosione. Questo tipo di polveri, infatti, è comune in pressoché ogni settore: perfino farina o polvere di cacao, se trattati su scala industriale, possono causare un’esplosione.
Per evitare questo tipo di incidenti, gli impianti di depolverazione devono essere equipaggiati con i corretti filtri Atex, necessari non solo per prevenire esplosioni e salvaguardare la salute dei lavoratori, ma anche per migliorare i processi produttivi. Le polveri, infatti, depositandosi sui macchinari, possono usurarli, compromettendone il corretto funzionamento.
Un’atmosfera esplosiva contiene due tipologie di combustibile: le polveri e i gas. Oltre a questi, per fare sì che un’esplosione avvenga, devono coesistere altri due elementi: un agente comburente (come l’ossigeno) e una fonte di innesco. Si viene così a creare il cosiddetto triangolo di innesco.
I filtri Atex di sono studiati per evitare questo innesco e minimizzare i danni in caso di esplosione.
Tra i filtri Atex, SO.TEC propone l’FMKZ e l’FKZ25 Nedermann, di cui è rivenditore ufficiale: si tratta di aspiratori industriali per polveri con filtri speciali che sono adatti a tutte le classi di polveri a rischio esplosione (St. 1, St. 2, St. 3) in modo da ottenere la migliore protezione possibile nei confronti delle persone e degli oggetti e macchinari.
I filtri Atex FMKZ e FKZ25 funzionano come quelli standard, seppure con alcune differenze che permettono di controllare l'esplosione e i conseguenti danni.
Possiamo riassumere in alcuni punti le caratteristiche principali dei filtri proposti da SO.TEC:
Guarda alcuni impianti Atex che abbiamo realizzato negli anni.
Previeni il rischio di un’esplosione con i filtri Atex
Entrambi i filtri di Nedermann sono progettati in base agli standard tedeschi VDI 3673 e sono certificati ATEX. Rispettano, cioè, gli standard NFPA664 per le polveri combustibili e le europee 2014/34/EU e 99/92/CE atte a regolare la costruzione di attrezzature che sono impiegate in zone a rischio di esplosione e a tutelare la vita degli operatori che lavorano in questi contesti pericolosi.
Il termine Atex, acronimo di Atmosphere Explosive, si ritrova nelle normative europee 2014/34/EU e 99/92/CE sopramenzionate.
Contrariamente a quanto si possa pensare, l’impiego di filtri Atex è richiesto nei più disparati settori di produzione, ognuno con diverse probabilità di esplosione:
Tutte queste aziende sono tenute ad individuare le zone a rischio e a classificarle sia per quanto riguarda le polveri (ATEX 20-21-22) sia per quanto riguarda i gas (ATEX 0-1-2).